Alla Camera di commercio sarebbe stato creato un "clima di terrore", tanto che i dipendenti venivano "screditati" e minacciati di licenziamento "a fini intimidatori": questo quadro, delineato dal pm Giangiacomo Pilia, è costato il rinvio a giudizio dell'ex presidente Giancarlo Deidda, dell'ex segretario generale Luca Camurri e dell'ex funzionaria dell'ente Simonetta Oddo Casano, accusati a vario titolo di peculato, abuso d'ufficio (tentato e consumato), falso, danneggiamento, maltrattamenti, diffamazione a mezzo stampa e omessa denuncia di reato.

Decisione del gip Massimo Poddighe, che ha fissato per il 5 luglio il via del processo dibattimentale davanti ai giudici della seconda sezione penale.

Nell'imputazione si parla dell'uso privato dell'auto aziendale, di esborsi per le piante ornamentali della Fiera 2014, di pagamenti (definiti "inammissibili") a un'azienda che si era occupata di un trasloco di beni personali, di presunte "ritorsioni" contro undici dipendenti.
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