Cinque detenuti da portare in ospedale, sessanta agenti impiegati. Uno "spreco di risorse" causato dalla "mancata consegna dei repartini detentivi ospedalieri nelle città di Cagliari, Oristano e Sassari".

La denuncia arriva dal sindacato Uil di Polizia penitenziaria, che ha anche inoltrato una segnalazione del caso alla Corte di Conti.

Spiega infatti il segretario generale Uil Pa della Sardegna, Michele Cireddu: "Senza i repartini oltre ad un rischio per la sicurezza pubblica si sta creando un danno economico alla collettività. La consegna dei reparti detentivi ospedalieri è ormai diventata una priorità per salvaguardare la sicurezza pubblica e limitare il numero di Agenti da impiegare nei servizi di piantonamento e risparmiare i fondi pubblici".

Invece, aggiunge Cireddu, "di recente nel carcere di UTA, dove tra l'altro è attivo un centro clinico, sono stati 5 i detenuti ricoverati in luoghi esterni di cura con l'impiego di circa 60 agenti nell'arco della giornata. Per questo abbiamo interessato anche la corte dei conti perchè riteniamo che senza la consegna dei repartini detentivi ospedalieri si sta verificando un'ingente spesa di denaro pubblico a causa di un impiego elevatissimo di agenti rispetto al numero ridotto che avrebbe determinato la consegna dei reparti".

"Auspichiamo - chiude Cireddu - che almeno la Corte dei conti voglia far luce sulla vicenda e possa intervenire concretamente sul merito della denuncia che abbiamo presentato".

(Unioneonline/l.f.)
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