Rifornivano la banda capeggiata da Sandro Arzu e Alessandro Ghisu portando in Sardegna enormi carichi di cocaina, eroina, hascisc e marijuana grazie ai forti collegamenti con Camorra, 'Ndrangheta e organizzazioni criminali albanesi: quattro fornitori di droga sono stati arrestati all'alba di stamattina dai carabinieri su esecuzione di altrettante ordinanze custodie cautelari.

Uno è sfuggito alla cattura: si trova all'estero. Sono finiti in carcere, in un blitz scattato con la collaborazione dei militari delle varie compagnie dell'Arma nei territori interessati, Vincenzo Polito (48 anni di Roma) legato all'Ndrangheta, e Ismail Rebeshi (35, albanese), mentre Massimo Leoni (42, di Como) e Giuseppe Tinenzo (40, napoletano residente a Gallarate) sono ai domiciliari e sarebbero stati i tramiti con la camorra.

Si tratta dell'ultima parte dell'inchiesta Ichnos che dal 2017 ha portato all'arresto di cinque persone in flagranza di reato, al fermo di quindici persone lo scorso febbraio (tra questi i due presunti capi dell'organizzazione sarda, Arzu e Ghisu) e al sequestro di 15 chili di cocaina, uno di eroina, denaro (37mila euro) e una pistola.

Ma le indagini dei carabinieri della compagnia di Carbonia, coordinati dalla comandante Lucia Dilio (sotto la supervisione della Dda di Cagliari), hanno portato anche al sequestro, lo scorso settembre nelle montagne di Castiadas, di un piccolo arsenale: mitragliatore, fucili semiautomatici, una bomba a mano, mine antiuomo e altre munizioni.
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