In due anni ha portato in Sardegna, dal Napoletano, più di dieci tonnellate di hascisc per un valore di venti milioni di euro. Diverse le tecniche usate per nascondere i carichi: pacchi di sostanza stupefacente tra le pedane di birra, nell'intercapedine di un motoscafo e in una cassa di legno.

LA BANDA - Il gruppo criminale capace di mettere in piedi il grosso traffico di droga è stato sgominato stamattina dalla Polizia in un'operazione congiunta con la Finanza: sono state eseguite undici ordinanze di custodia cautelare in carcere, otto nel Cagliaritano e tre a Napoli.

GLI ARRESTI - Sono finite in manette, grazie alle indagini della sezione antidroga della Squadra Mobile di Cagliari coordinate dal pm Rita Cariello, undici persone: i cagliaritani Stefano Medda (44 anni), Carlo Tintis (46), Gaetano Tintis (59), Antonio Tintis (36), Matteo Tintis (29), Fabrizio Moroni (44), Fabrizio Medda (21, già detenuto), Vittorio Piras (21) e i napoletani Luigi Del Prete (28), Carlo De Luca (31) ed Emiddio Romano (39).

I SEQUESTRI - Oltre all'esecuzione delle ordinanze, svolte dalla Polizia con il coordinamento del capo della Mobile Marco Basile, sono stati sequestrati dai militari della Finanza di Cagliari beni immobili, auto e conti correnti per quattro milioni di euro. Un blitz con in campo duecento uomini della Polizia e delle Fiamme Gialle.

Effettuate anche trenta perquisizioni. Recuperati droga (20 chili di hascisc), una pistola ed esplosivo da cava nella disponibilità di Medda. Nel Napoletano sequestrati tre chili di droga e un'altra pistola.

IL QUESTORE - "Un lavoro importante che ha permesso di sgominare una banda capace di portare nell'Isola ben dieci tonnellate di hascisc", ha spiegato il questore Pierluigi D'Angelo. "E se qualcuno sgarrava veniva punito in stile quasi mafioso. A un campano è stato fatto salutare in aria il bar tabaccheria". Il questore ha evidenziato la stretta collaborazione con la Finanza. "Siamo intervenuti sui beni della banda", ha sottolineato Patrizio Vezzoli, comandante provinciale delle Fiamme Gialle di Cagliari. "Il crimine non paga mai. E aggredire il patrimonio dei malviventi serve a dare un duro colpo ai gruppi che reinvestono i proventi delle loro attività illecite".

Matteo Vercelli
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