È fissato per venerdì 9 agosto l'appuntamento all'insegna dell'astronomia organizzato dall'astrofilo sedilese Giuseppe Putzolu, presso il parco archeologico di Iloi.

"Sarà una serata nuova, un'esperienza diversa dalle precedenti - spiega Putzolu - per questo l'ho voluta chiamare Astros de Iloi 2.0". Il programma della serata prevede l'inizio della manifestazione alle 21 con l'osservazione del passaggio della Stazione spaziale internazionale. A seguire si ammireranno le Perseidi, lo sciame di stelle cadenti anche chiamate "Lacrime di San Lorenzo" che avranno il picco la notte tra il 12 e 13 agosto. Partendo dalla Stella Polare verranno illustrati i metodi per orientarsi nella volta celeste, prima di puntare il telescopio alla Luna per scoprire i suoi mari, le montagne ed i crateri principali. Verranno raccontate le costellazioni ed i loro miti legati alla cultura classica e le costellazioni della cultura sarda. Si punterà quindi il telescopio verso le stelle doppie più belle e i giganti gassosi che dominano il cielo estivo di quest'anno: Giove, i suoi satelliti e Saturno. Verrà svelata l'anomalia che caratterizza la costellazione del Bovaro e si osserveranno diversi oggetti dello spazio profondo quali nebulose e ammassi stellari.

Si parlerà dei colori delle stelle, dei buchi neri e, per concludere, ci sarà una sessione fotografica della Luna e di Giove, durante la quale sarà possibile scattare delle foto col proprio smartphone al telescopio. "La strumentazione ottica sarà composta da un telescopio catadiottrico con obiettivo da 127 mm, focale 1500 mm e montatura motorizzata, assieme ad un binocolo astronomico 10x50", precisa Putzolu.

Il complesso nuragico di Iloi è composto da un nuraghe trilobato, un villaggio nuragico e due tombe dei giganti. Nelle vicinanze è presente inoltre la necropoli di Ispiluncas costituita da una trentina di domus de janas che hanno restituito numeroso materiale di epoca prenuragica. È facilmente raggiungibile attraverso l'omonima strada asfaltata che porta direttamente al sito dall'ingresso del centro abitato. Giuseppe Putzolu è l'informatico sedilese che, rielaborando le ricerche del professor Bussu e del dottor Marco Puddu, ha sviluppato la "sky culture" sarda all'interno del software Stellarium, il planetario open source più utilizzato al mondo. Per lo stesso software cura la traduzione in lingua sarda e in italiano.
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