A Bauladu in occasione de Sa Die de sa Sardigna sarà celebrata la messa in lingua sarda.

Domenica, alle 9.30 nella chiesa di San Gregorio Magno, a ridosso della piazza dedicata al patriota della sarda rivoluzione Giovanni Maria Angioy, saranno pronunciati in sardo i canti, i riti iniziali, le letture, il salmo, le preghiere dei fedeli e le orazioni, il Santus, l'Agnus Dei e il Padre Nostro. Ma non la preghiera eucaristica: per questa parte manca ancora il via libera della Santa Sede, ma l'iter è già avviato.

Il parroco del paese, Don Fabio Marras, ha accettato la proposta dell'amministrazione comunale di Bauladu di officiare la messa in sardo, quale gesto tangibile di convinta partecipazione della Chiesa alla Giornata Nazionale del Popolo Sardo.

Nella stessa giornata a Bauladu, in occasione di Monumenti Aperti, guidati dalla voce degli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, si potranno visitare i siti di interesse culturale del paese: le chiese di San Gregorio Magno, di San Lorenzo e di Santa Vittoria, le opere d'arte di Antonio Atza ed il parco archeologico di Santa Barbara.

"Conoscere la storia del proprio paese è un fatto culturale certo - commenta il sindaco Davide Corriga - ma anche politico e persino economico. Avere consapevolezza di ciò che è avvenuto nel passato, significa valorizzare il presente, dargli un lustro diverso, significa far parlare luoghi e cose: è la condizione di base necessaria per generare ricchezza sul territorio".
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