La politica non rientrava certo tra le sue aspirazioni. "Sono sempre stato molto impegnato con il lavoro e poi, in tutta sincerità, non ci avevo mai pensato".

Adriano Piras, tortoliese, classe 1977, domenica scorsa è stato eletto sindaco di Mezzanino, un paese di 1.400 anime nell'Oltrepò Pavese. Ha ottenuto il 55 per cento dei consensi battendo il suo predecessore Gianluigi Zoppetti: 428 voti contro 343. "È la prima volta che a guidare il Municipio sia un non nativo di Mezzanino - sottolinea Piras con una punta di orgoglio -. Non solo, è anche la prima volta che il primo cittadino arriva da una frazione, io vivo a Fornello".

Due piccoli successi personali che hanno infranto le abitudini consolidate di questo angolo di Lombardia conosciuto per i vini raffinati e i castelli. "Sono arrivato qui cinque anni fa per gestire l'hotel ristorante "Dell'Angelo", prima ho lavorato in altri centri della zona. Mi sono trovato subito molto bene. Ho collaborato a diverse iniziative e sono stato sempre disponibile a sostenere gruppi sportivi e associazioni di volontariato. Forse, per queste ragioni mi è stata proposta la candidatura. Naturalmente, ho chiesto di non essere lasciato solo, volevo l'aiuto di tutti, perché tutti volevano un cambiamento, e così è stato".

Una grande mano per la campagna elettorale gli è arrivata da Roberto Mura, origini sarde, già senatore e ora consigliere regionale della Lega e da altri esponenti del partito di Matteo Salvini. "Non sono leghista però ho tanti amici in quel partito. Io ero a capo di una lista civica, in un paese piccolo non si può puntare su un simbolo tanto forte. In ogni caso, da queste parti i sardi non sono mica visti come tutti gli altri immigrati. Anzi, dicono che abbiamo un cuore d'oro e di noi parlano benissimo".
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