Quattro mesi di carcere, tenendo conto delle attenuanti generiche. È la pena richiesta dal pm di Milano per Wanda Nara, show girl argentina nonchè moglie e procuratrice dell'attaccante Mauro Icardi, che il 22 giugno 2015 aveva diffuso sui social il numero di telefono, la mail e altri dati personali di Maxi Lopez, suo ex marito.

L'attaccante ora in forza all'Udinese si ritrovò smartphone e pc inondati di messaggi a causa del dispetto di Wanda Nara, che di lì a poco avrebbe sposato Icardi.

E per di più in un periodo delicato, in pieno calciomercato, sottolinea l'accusa, spiegando come quella diffusione indebita dei suoi dati gli abbia causato "nocumento" a Maxi Lopez, perché non gli avrebbe consentito di mettersi in contatto rapidamente con squadre intenzionate ad ingaggiarlo.

Lo scontro tra Maxi Lopez e Wanda Nara non si è certo appianato col passare del tempo, tanto che l'attaccante durante il processo ha ancora definito "non buoni" i rapporti con la ex.

Lei invece continua a non presentarsi davanti ai giudici, e il suo avvocato sottolinea come "non c'è prova che sia stata proprio lei l'autrice dei post, e nemmeno che abbia creato un danno al calciatore".

Il prossimo 29 ottobre l'ultima udienza, al termine della quale i giudici si ritireranno in camera di consiglio per emettere la sentenza.

(Unioneonline/L)
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