"Con la prossima realizzazione delle reti di gas e fibra ottica, le imprese insediate nel sito potranno usufruire di ulteriori servizi innovativi che renderanno l'area consortile ancora più vantaggiosa e indispensabile per lo sviluppo dell'economia locale". Lo sostiene il presidente del Consorzio industriale provinciale di Sassari, Valerio Scanu, in riferimento alle tre aree produttive di Porto Torres, Sassari e Alghero, un intervento per il quale sono stati stanziati 520mila euro.

Un piano particolarmente efficace per l'area di Porto Torres, la più estesa, una zona con una presenza di poco meno di 1.500 aziende, pari al 3,2 per cento dell'intero tessuto imprenditoriale della provincia di Sassari. Secondo l'analisi economica e statistica predisposta dal Consorzio, il sistema produttivo turritano si attesta quale terzo polo per concentrazione di attività di impresa della Sardegna settentrionale.

Rispetto al nord dell'Isola, nel territorio turritano pesano maggiormente le attività industriali, rappresentate principalmente dalle attività manifatturiere, il 9 per cento rispetto al 7 del resto della Sardegna, e quelle del multisettoriale comparto dei servizi, oltre 3 punti percentuali in più. Nel 2015 si contavano 1.500 imprese attive con una dinamica che mostra un trend a ribasso, infatti, negli ultimi cinque anni di analisi si registra una perdita delle attività imprenditoriali: nel 2019 si contano 1.471 aziende operative. L'agglomerato industriale si estende su 2.350 ettari, di cui 1.280 sono di proprietà delle società del gruppo Eni con un porto industriale di 104 ettari di pertinenza dell'Autorità di sistema portuale. Le aziende operative insediate sono 163 e danno lavoro a 1.660 addetti.
© Riproduzione riservata