Riaperture in sicurezza e sostegni concreti. Queste in sintesi le richieste di 200 dirigenti che si sono dati appuntamento per domani, a Roma, in piazza San Silvestro, per manifestare pacificamente contro una situazione che ormai da troppo tempo è diventata insostenibile per il mondo dell'imprenditoria.

All'assemblea straordinaria, organizzata dalla Fipe Confcommercio con tutte le categorie del settore (dai ristoranti, alle discoteche, fino ai bar e stabilimenti balneari), parteciperanno anche il presidente di Confcommercio Sud Sardegna Alberto Bertolotti e il presidente Fipe Sud Sardegna Emanuele Frongia che saranno i portavoce della sofferenza del settore dell'Isola appena entrata in zona rossa.

"Aperture intervallate dalle chiusure improvvise non aiutano certamente un settore in ginocchio ormai da troppo tempo - spiega Bertolotti - la salute prima di tutto, ed è proprio per questo motivo che noi abbiamo provveduto a mettere in sicurezza i nostri locali fin da subito con le nostre risorse, ci siamo indebitati, convinti di poter continuare a offrire il nostro servizio, ma cosi non è stato". La Sardegna in poche settimane, solo tre, è piombata da zona bianca a zona rossa.

"Le misure messe in campo fino a questo momento dai Governi non sono sufficienti a dare risposte alla nostra categoria - aggiunge il presidente Frongia - i nostri locali in poco tempo sono stati trascinati in una crisi senza precedenti che porterà alla morte definitiva di molte aziende".

In tutte le grandi città ci saranno presidi e collegamenti con la piazza romana dove per ovvie esigenze di sicurezza e quindi per evitare contagi ed assembramenti saranno presenti i massimi dirigenti di Confcommercio come il presidente nazionale Carlo Sangalli e il vice Lino Enrico Stoppani.

(Unioneonline/F)
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