Ricavare energia elettrica sfruttando il moto ondoso e utilizzarla per produrre idrogeno verde da usare come combustibile per la mobilità e per le industrie.

È la proposta che la Rete metropolitana del nord Sardegna ha inviato al presidente della Regione, Christian Solinas, nell'ambito dei progetti da sviluppare con i finanziamenti che arriveranno grazie al Recovery fund europeo.

L'idea, insieme alla proposta di potenziare la rete ferroviaria per la mobilità interna di persone e merci, è scaturita dall'ultima riunione dei sindaci degli otto Comuni che fanno parte della Rete metropolitana nord Sardegna.

Oggi il nord ovest della Sardegna ha tutte le carte in regola per candidarsi a fare da apripista per sperimentare e avviare da subito un approccio basato sulla bio-economia circolare e non sulla linearità tipica della industrializzazione pesante, fortemente energivora, da fonte fossile, e inquinante", scrivono i sindaci nella lettera inviata a Solinas.

"Si potrebbe puntare su una fonte rinnovabile oggi ancora poco utilizzata: il mare. Il mare potrebbe essere destinato a giocare un ruolo di grande rilievo nel massimo rispetto dell'ambiente.

Per le particolari condizioni meteo-climatiche il nord-ovest della Sardegna è il più importante giacimento potenziale di produzione di energia da onde e moto ondoso", spiegano.

"Uno studio dell'Enea mostra che quello del nord-ovest della Sardegna è il giacimento potenziale di energia rinnovabile più importante del Mediterraneo, ancora tutto da sfruttare. Il potenziale di produzione di energia dal mare della Sardegna è di circa 15 kW per metro lineare di costa, superiore a qualsiasi altra costa mediterranea. L'area con il maggiore potenziale è quella del tratto nord occidentale Bosa-Alghero-Porto Torres".

(ANSA).
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