La mobilitazione dei lavoratori della Sotacarbo, la partecipata dalla Regione eccellenza nel settore internazionale della ricerca, ripartirà non appena la Sardegna sarà nuovamente in zona gialla.

I sindacati hanno scritto una lettera alla Giunta e ai capigruppo in Consiglio regioanle per sollecitare la Regione a partecipare all'assemblea ordinaria e straordinaria dei soci, fissata dal vice presidente Stefano Giammartini il prossimo 15 febbraio.

"Il socio Enea ha già confermato la propria disponibilità, mentre permane un silenzio assordante da parte della Regione", scrivono i segretari regionali di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil e le rispettive Rsu, che si dicono "estremamente preoccupate dalle conseguenze che potrebbero scaturire se la Regione non dovesse presentarsi all'assemblea, con ripercussioni drammatiche per una realtà riconosciuta d'eccellenza quale è il Centro Ricerche Sotacarbo, punto di riferimento a livello locale, nazionale e internazionale, nella ricerca sui temi energetici a basse emissioni di CO2".

"Ad oggi - spiegano i sindacati - resta disatteso l'impegno relativo alla nomina del terzo membro del CdA e la convocazione dell'Assemblea straordinaria dei Soci per la modifica dell'assetto societario. Il perdurare di questa situazione di stallo ha di fatto congelato la quasi totalità delle attività di ricerca presenti e la programmazione di quelle future. Nel frattempo la situazione è ulteriormente peggiorata tanto da mettere in serio pericolo il pagamento degli stipendi di marzo e il futuro della società stessa".

(Unioneonline/L)
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