L'inventiva dei sardi negli ultimi dieci anni ha segnato una battuta d'arresto non indifferente. In un Paese in cui le domande di brevetto presentate all'European Patent Office (EPO) tra il 2010 e il 2019 sono cresciute di oltre il 30%, arrivando a toccare quota 40mila, nell'Isola le nuove idee registrate nello stesso arco di tempo sono diminuite del 23%. Intendiamoci, per la Sardegna parliamo di numeri modesti, ma pur sempre esemplificativi di una tendenza che non corre nella direzione presa dall'economia moderna.

Dieci anni fa erano infatti 23 i brevetti presentanti da residenti in Sardegna, scesi a 18 nel 2019. Cifre lontanissime da quelle registrate in Lombardia, dove i 1.382 brevetti depositati l'anno scorso hanno fatto registrare un incremento del 20% rispetto ai 1.151 del 2010. Un contributo significativo all'Italia che ha assicurato anche nel 2019 il nostro Paese, con le sue 4.242 invenzioni pubblicate, al quarto posto della classifica europea per numero di brevetti, alle spalle di Germania, Francia e Paesi Bassi.

Una posizione ragguardevole, quindi, che però potrebbe presto essere sottratta dalla Svezia, che sta crescendo con ritmi ben più incalzanti di quelli italiani (circa il 2,2% contro il nostro +1% annuo).
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