Avanza anche nell'Europa occidentale la peste suina - in Germania, ad esempio, il 9 settembre è stato notificato il primo caso ufficiale vicino a Cottbus) mentre la Sardegna, dati alla mano, dimostra di averla superata e, aggiunge Coldiretti, "si pone come esempio virtuoso da imitare".

Per questo, dice il presidente Battista Cualbu, "non è più rinviabile il via libera dell'Unione europea per le esportazioni dei suini sardi oltre i nostri confini dopo oltre 3mila giorni di embargo che hanno lasciato diverse vittime sul campo per le rigide prescrizioni europee che ora dovrebbero essere adottate nella stessa misura in altre nazioni. Non vorremmo trovarci nel paradosso di essere stati prima confinati per non infettare altri territori (e non lo abbiamo mai fatto) e ora ritrovarci esposti al pericolo di esserlo da parte di altri".

L'Isola combatte contro la peste suina da 42 anni ma da 24 mesi non si verificano focolai e da 17 mesi mancano casi positivi.

"Siamo impegnati su tutti i livelli per chiedere lo sblocco del mercato suinicolo, lo ha fatto anche i nostro presidente nazionale con il ministro alla Salute - afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. I numeri, che non sono frutto del caso ma di una strategia e organizzazione alla quale guardano come esempio anche gli altri Paesi, corroborano questa nostra richiesta".

(Unioneonline/s.s.)
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