Il mondo dell'agricoltura boccia il disegno di legge quadro della Regione Sardegna per la ripresa del lavoro e delle imprese da quasi 160 milioni di euro.

Lo ha fatto oggi in occasione delle audizioni dei rappresentanti delle associazioni di categoria.

"Siamo insoddisfatti per una legge che ci appare confusa - spiega il presidente regionale di Cia, Francesco Erbì -, non ci pare che le misure proposte abbiano un fondamento in grado di sostenerle e l'utilizzo dei fondi è spesso dubbio. Inoltre vengono messe a disposizione risorse già programmate ma un provvedimento di emergenza dovrebbe prevederne di aggiuntive".

Il presidente regionale di Confagricoltura e coordinatore di Agrinsieme Luca Sanna parla di "una misura piena di buone intenzioni ma che si rivela acqua fresca: noi ci aspettiamo qualcosa che ha a che fare con l'efficienza amministrativa".

Cosa? "Proponiamo che la Regione trovi un sistema per costringere le agenzie a un cronoprogramma per l'erogazione dei fondi già a disposizione".

Anche il presidente regionale della Coldiretti, Battista Cualbu, sottolinea la necessità di un cronoprogramma: "Ci auguriamo che non si giochi sulla pelle degli imprenditori ma che vi sia l'unita di tutto il Consiglio regionale, ma è il momento di passare dagli intendimenti ai fatti concreti".

(Unioneonline/F)
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