Riparte, anche se mai interrotta neppure dall'emergenza Covid-19, la mobilitazione dei sindaci del Sulcis Iglesiente contro la "smobilitazione" dei servizi sanitari ospedalieri territoriali.

Questa mattina, nel poliambulatorio di San Giovanni Suergiu, i primi cittadini di San Giovanni Suergiu, Carbonia, Sant'Antioco, Portoscuso, Perdaxius, Narcao, Calasetta, Masainas, Nuxis, Villaperuccio, Santadi, Sant'Anna Arresi, Tratalias, Fluminimaggiore e Buggerru, a ridosso della discussione in Consiglio regionale della riforma del Sistema sanitario regionale, si sono incontrati per ridare slancio alle istanze di un territorio dove le criticità legate a chiusure, trasferimenti, riduzioni, sospensioni di servizi sanitari ospedalieri e territoriali sono ormai diventate "intollerabili".

Dall'incontro, a cui hanno partecipato anche i rappresentanti della Federazione rete sarda diabete, è scaturita la richiesta di un incontro urgente con l'assessorato regionale alla Sanità e una serie di incontri territoriali per evidenziare e portare avanti le istanze di un Sulcis Iglesiente dove, all'emergenza da coronavirus, si aggiunge anche la probabile chiusura di diversi servizi territoriali.
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