Aerei privati pronti per decolli e atterraggi sulla pista esclusiva riservata ai vip dell'aeroporto internazionale Costa Smeralda di Olbia.

Gli alberghi a 5 stelle che a giugno dovrebbero aprire i battenti per accogliere la loro clientela elitaria, guardano alle mosse dello scalo del nord est.

"Aviazione generale in Sardegna entro una settimana", annuncia l'ingegnere Silvio Pippobello, amministratore delegato della Geasar, la società che gestisce l'aeroporto Olbia.

"Il governo regionale lavora a un'ordinanza per riaprirla entro la settimana prossima - spiega - sarebbe un test verso la riapertura dell'aviazione di linea". "Siamo in tempo - dice convinto l'ad - per salvare la stagione turistica, ma serve coraggio".

Fermo da febbraio per lavori, lo scalo gallurese ci spera e Pippobello ha un piano. "Serve una data per organizzarsi senza fretta ma con tempestività, e per darla alle compagnie, battendo sul tempo la concorrenza e sfruttando l'insularità, oggi considerata fattore di sicurezza sanitaria - sottolinea - Servono regole e protocolli per arrivi e partenze sicuri, ma senza ostacoli più degli altri, perchè la competizione è fortissima". Pippobello allude ai test sierologici in aeroporto.

"Uno studio - osserva - dice che per tenere i passeggeri in aerostazione meno di due ore servono venti punti di prelievo: per le compagnie questo è un disincentivo, come i posti limitati a bordo, se ne parla solo in Italia, dando così agli altri un vantaggio competitivo".

L'ad accelera sui voli privati. "Siamo in contatto con vettori e imprenditori turistici, pensiamo che si possa salvare la stagione partendo proprio da questo settore: dati i numeri e le condizioni sarebbe un banco di prova organizzativo".

"Il traffico privato a Olbia potrebbe iniziare con dieci voli al giorno - questa l'idea di Pippobello - e crescere sino ai soliti ritmi estivi. Parliamo di poche persone, attente alla propria salute e gestite in una stazione dedicata, potremmo testare così le procedure da adottare sull'aviazione di linea".

Olbia punta a un milione e mezzo di passeggeri, la metà del 2019. "Dovevamo consolidare il piano di destagionalizzazione, che ha dato ottimi risultati, ma ora - precisa - bisogna muoversi e puntare a questo numero di arrivi".

"C'è voglia di Sardegna, essere un'Isola aiuta - assicura - I vettori erano pronti già per metà maggio e lo sono per inizio giugno, ma giustamente chiedono certezze". (Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata