Uno dei comparti agricoli che maggiormente sta soffrendo per l’emergenza Covid 19 è il florovivaismo, fermato in un periodo in cui per molte aziende si realizza oltre il 75% del fatturato annuale.

Lo ha reso noto Coldiretti, secondo cui in Sardegna a rischiare sono circa 2500 imprese medio piccole, con circa 4000 occupati (il florovivaismo ha il più alto rapporto investimento occupato), con un valore di affari di circa 25 milioni di euro, inclusa l'uso delle piante per la costruzione di verde pubblico e privato e incluso l'uso di piante a ciclo annuale per il decoro e l'arredo urbano.

"E’ un momento drammatico per tutti – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Tutta l’agricoltura è penalizzata ma ci sono alcuni settori colpiti con più durezza: come tutto il sistema che ha come canale esclusivo o prevalente l’Ho.re.ca., il sistema dell’offerta agrituristica e il comparto del florovivaismo. C’è necessità di liquidità e ripetiamo in questo momento straordinario sono necessarie azioni altrettanto straordinarie e coraggiose, oltre che immediate. Il nostro presidente nazionale ha chiesto al governo un piano Marshall per l’agricoltura presentando un piano di interventi precisi".

"Per le nostre aziende la liquidità – ribadisce a nome di Coldiretti Sardegna il direttore Luca Saba – si potrebbe immettere immediatamente nel mondo agricolo sbloccando le misure del Psr bloccate, oltre che con il pagamento delle calamità riservandosi di effettuare i controlli post. L’esempio viene dalla stessa siccità del 2017 pagata ai pastori in tempi celeri, mentre tutti gli altri settori sono ancora in attesa".

(Unioneonline/F)
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