I Cobas scuola Sardegna hanno indetto per venerdì 14 febbraio uno sciopero che riguarderà i docenti e il personale Ata di tutte le scuole di ogni ordine e grado dell'Isola.

Manifestazioni si terranno a partire dalle 10 a Cagliari, piazza Galilei, e Sassari, corso Angioy.

Questi i motivi per cui il sindacato ha deciso di incrociare le braccia.

Il "decreto ammazzaprecari" e le previste procedure concorsuali, che "non mettendo a disposizione tutti i posti vacanti e disponibili rischia di generare una moltitudine di esodati e costringerà tantissimi colleghi, nella migliore delle ipotesi, a scegliere tra il lavorare fuori dall'Isola e diventare disoccupati dopo tanti anni di servizio nella scuola".

Il Cobas chiede inoltre un aumento degli organici con riduzione del numero di alunni per classe, dice no al dimensionamento "con taglio di istituti scolastici deciso dalla Regione". "I fondi della Regione - ammonisce inoltre - non vengano spesi per finanziare le scuole private per inutili e costosi progetti privi di alcuna reale ricaduta didattica, come Iscol@, e vengano assegnati alle scuole magari per la lingua, la cultura sarda, i trasporti, le mense e l'edilizia scolastica".

Si chiedono inoltre aumenti per docenti e personale Ata, oltre a un potenziamento dello stesso personale Ata.

Inoltre, si protesta per la vicenda dell'insegnante e rappresentante sindacale Andrea Scano, "colpito da gravi sanzioni solo per aver giustamente posto in discussione lo scriteriato e incontrollato utilizzo del registro elettronico".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata