Nel 2019 in Europa l'area interessata dalla peste suina africana - endemica in Sardegna da quarant'anni - si è lentamente ampliata dall'est principalmente verso il sud-ovest del continente.

È quanto emerge dal rapporto annuale dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare sulla malattia, innocua per l'uomo ma letale per i suini e devastante per il settore dell'allevamento.

L'Efsa indica gli allevamenti non commerciali come i più a rischio: rappresentano dunque la sfida più grande per l'eradicazione del virus sui suini domestici, e suggerisce per le aree ancora non infette di intensificare lo sforzo di caccia ai cinghiali, vettori della malattia.

Dal 2014 il virus si è diffuso dal confine orientale dell'Ue all'interno dell'Unione e oggi interessa altri nove paesi dell'Unione.

Lo scorso novembre Endemico l'allora commissario europeo per la Salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis, in visita in Sardegna, aveva annunciato che, nonostante gli sforzi regionali per l'eradicazione del virus, l'Unione non avrebbe rimosso il fermo delle esportazioni.

(Unioneonline/F)
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