Solo il 6,76% delle domande per la siccità del 2017 è stato liquidato.

Il dato è emerso nel corso dell'incontro con le associazioni agricole organizzato dall'agenzia regionale agricola Argea organizzato ieri a Sassari per fare il punto sugli eventi calamitosi del 2017.

Su un totale di 22.516 domande presentate da 11.459 aziende, a distanza di due anni ne sono state liquidate solo 1523 e sono 16.348 (72,6%) quelle che devono essere ancora istruite (6168 quelle istruite, il 27,39%).

"Oltre al danno della siccità - attacca il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu, che ha diffuso i dati - l'illusione di poter ricevere dei denari che magari sono stati anche già destinati a lavori di recupero degli innumerevoli danni subiti, e la beffa di non vederli. Stiamo iniziando il terzo anno e oltre 7 domande su 10 non sono state neppure istruite, se i tempi sono questi queste compensazioni andranno perse".

Per il presidente di Coldiretti Cagliari, Giorgio Demurtas, per la stessa calamità "si stanno utilizzando due velocità diverse. Quella ordinaria, e velocissima vista la media dei tempi, per liquidare le domande dei pastori, ciclopica invece per gli altri settori agricoli. Questo dimostra che la burocrazia può essere

governata. Ma allo stesso tempo diventa ancora più incomprensibile questo ritardo e questa difformità che crea solo divisioni e guerre tra poveri all'interno del mondo agricolo".

Per Coldiretti occorre che sia quanto prima operativa la task force voluta all'unanimità dal Consiglio regionale, e che venga messa nelle condizioni di recuperare il gap riportando il sistema alla normalità.

(Unioneonline/F)
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