Un trenino verde pronto ad attraversare anche il mare: le carrozze si fermerebbero quasi in riva, i passeggeri salirebbero su uno yacht a vela, per poi tornare a terra per riprendere il percorso interrotto.

L'idea arriva da Gianfranco Damiani, il portavoce dell'Alturs - alleanza per un turismo responsabile e sostenibile in Sardegna (con Touring club, Italia Nostra, Slow food, Federparchi e associazione italiana turismo responsabile e adesioni di Sardaigne en libertè e Gallura da valorizzare).

La proposta è stata avanzata all'assessore del Turismo Gianni Chessa, in occasione del viaggio inaugurale del 2020 del trenino da Monserrato a Mandas.

La particolarità dell'isola è quella di avere a disposizione il 35,6% - secondo i dati Alturs - dei tracciati di ferrovie turistiche presenti in tutta Italia. Con una supremazia praticamente assoluta (95%) per lo scartamento ridotto.

La proposta della "alleanza" mira a riportare il trenino ai fasti dei primi anni Zero: l'idea è quella di creare quattro corridoi green attorno alle quattro linee turistiche tra Mandas e Sorgono, Mandas e Arbatax, Bosa e Macomer, Palau e Tempio.

Anche con sconfinamenti in acqua per coinvolgere le aree marine protette di Capo Carbonara, Tavolara, Asinara, Capo Caccia, Sinis-Mal di Ventre, Arcipelago della Maddalena.

Si tratterebbe quindi di creare un sistema di collegamenti terra-mare con i passeggeri del trenino che proseguono il loro percorso in barche, magari a vela, per raggiungere un'altra tappa del percorso. Alla scoperta dei tesori del mare della Sardegna miscelati con le bellezze delle zone interne.

(Unioneonline/F)
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