Uomini, sempre più giovani, molti anche laureati, e soprattutto sardi. Sono loro i "nuovi poveri" che si sono rivolti nel 2019 alla Caritas di Cagliari.

Quindicimila uomini e donne che vivono nel capoluogo hanno utilizzato gli oltre cinquanta servizi Caritas, quasi la metà (il 47%) ha un'età compresa tra i 35 e i 54 anni. È questa la fotografia che emerge dal nuovo rapporto diffuso dal centro studi della Caritas Diocesana di Cagliari dal titolo "Tutela del reato e della pace, tra l'urgenza dell'educare e del lavoro" presentato oggi.

Negli ultimi due anni Cagliari ha perso 14mila abitanti, quelli che rimangono non fanno figli. Il tasso di fecondità indica un valore ancora più basso rispetto a quello del 2017. I giovani se ne vanno, tra il 2017 e il 2018 in 13mila hanno lasciato la città. E chi ha deciso di rimanere, soprattutto i più giovani, non ha un'occupazione.

"Dobbiamo riuscire a collaborare per offrire sempre più opportunità a quelle persone che si trovano in difficoltà", dice il sindaco Paolo Truzzu commentando il rapporto Caritas. "Nonostante gli sforzi di tutti, e l'impegno delle risorse economiche per il sociale sia aumentato, la povertà è cresciuta. Questo significa che, forse, queste risorse non vengono spese nel modo migliore".

"La povertà nell'arco degli ultimi dieci anni è raddoppiata e questo disagio si ripercuote sull'attività della Caritas", afferma Francesco Manca, responsabile del Centro Studi della Caritas diocesana di Cagliari. "Offriamo circa 50 servizi, dal supporto ai carcerati alla mensa scolastica, fino alle attività economica. Un'attenzione particolare è stata rivolta ai giovani: perché la Caritas non dà solo assistenza ma svolge anche un'importante attività pedagogica. Alla Caritas si rivolgono tutti, persone sposate e non. Nell'ultimo anno, sono state 1700 le famiglie che hanno ricevuto sostegno alimentare con pacchi di cibo di vario genere, e sono stati erogati 90mila pasti nelle mense (in calo rispetto al 2018 grazie al fatto che ci sono 41mila cagliaritani che befeciano del reddito di reddito di cittadinanza). Circa il 75% delle persone è disoccupato, ma c'è anche un 15% che ha un lavoro ma non riesce ad arrivare alla fine del mese.
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