Crescono nel terzo semestre 2019, anche se in misura minore rispetto a quanto registrato tra gennaio e giugno, le assunzioni a tempo indeterminato: +28mila contratti. E tornano ad aumentare, dopo due trimesti in calo, anche quelle a tempo determinato: +34mila.

Lo certificano Istat, ministero del Lavoro, Inps, Inail e Anpal in una nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell'occupazione relativamente al terzo semestre del 2019. Tra queste però, prevalgono quelle a breve termine: 35,2% fino a un mese, 29,4% da due a sei mesi, solo il 3,2% dei nuovi contratti a tempo determinato supera un anno.

In frenata dopo sei anni di continua crescita i lavori stagionali, le assunzioni tra luglio e settembre: 395mila, 24mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2018

Il tasso di occupazione destagionalizzato si porta al 59,2% (+0,1 rispetto al trimestre precedente, un aumento che riguarda sia uomini che donne, e soprattutto giovani dai 15 ai 34 anni).

La nota congiunta prende in considerazione anche l'andamento degli infortuni sul lavoro: tra accaduti e denunciati, nel terzo trimestre 2019 se ne contano 135mila, 115mila lavorando e 20mila nel percorso casa-lavoro. Dato in aumento (+0,4%, 489 denunce in più) rispetto allo stesso trimestre del 2018.

Calano però quelli con esito mortale: sono 216, di cui 151 lavorando e 65 in itinere. Ben 61 in meno di quelli del terzo trimestre 2018, che tuttavia fu caratterizzato da alcuni infortuni tragici con numerose vittime causate dallo stesso evento.

(Unioneonline/L)
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