Anno nero, il 2019, per il movimento crocieristico su Cagliari. Almeno rispetto al fantastico 2017 (anno del boom, con 400mila passeggeri sbarcati in città) ma anche al 2018.

Così sarà probabilmente ricordato quando, nel 2020 i numeri riprenderanno a salire grazie alla nuovissima nave, la Costa Smeralda, ammiraglia "ecologica" della compagnia Costa, che ha scelto Cagliari come meta per i suoi 6mila passeggeri.

Con l'arrivo della Amadea, nave del brand tedesco Phoenix Reisen che ha fatto tappa in città, ieri si è conclusa la stagione crocieristica di quest'anno.

Centouno sono state le navi che hanno gettato l'ancora nel porto di via Roma per un totale di 290mila passeggeri.

Un dato che a detta di Cagliari Cruise port, conferma le previsioni. Rispetto al 2018 il segno è negativo: meno 28 per cento per numero di navi, meno 26,4 per numero di passeggeri.

Le prospettive per il 2020 non lasciano intravedere inversioni di tendenza, anche che se sarà proprio l'ammiraglia della Costa a fare, probabilmente, la differenza.

Se infatti ci sarà un'ulteriore riduzione del numero di navi, ciò sarà compensato in parte dalla maggiore capacità di posti letto dei "giganti del mare".

"L'arrivo di navi di dimensioni sempre maggiori e con un elevato numero di passeggeri pone la necessità di accelerare i processi avviati per l'adeguamento e il miglioramento delle infrastrutture portuali", ha spiegato l'amministratore delegato di Cagliari Cruise Port, Antonio Del Monte.

Il riferimento è al progetto del nuovo terminal crociere da tre milioni di euro ma anche alla riqualificazione del molo Rinascita, ancora in gran parte occupato dai camion e semirimorchi dell'attività commerciale.

"Una convivenza - ha ricordato Massimo Deiana, presidente delll'Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna - che è una vera criticità per Cagliari che abbiano già in parte migliorato col trasferimento a Sa Perdixedda di numerosi semirimorchi ma anche dovrà essere risolta con lo spostamento definitivo dei mezzi al Porto canale".

Per il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, "bisogna intervenire per migliorare il sistema dell'accoglienza. Il vero obiettivo è far sì che i corcieristi si innamorino della nostra città per tornare da turisti per una permanenza ben più prolungata".
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