Fase decisiva per il progetto del termodinamico a San Quirico e Tiria.

La palla per la realizzazione dell’impianto ai piedi del Monte Arci adesso è in mano ai giudici del Tar. Oggi a Cagliari si è svolta la seconda udienza dopo il ricorso della San Quirico solar power contro il provvedimento della Regione che nega l’autorizzazione unica al progetto per la mancanza di vari requisiti.

In particolare per l’assenza della disponibilità delle terre su cui realizzare l’impianto (circa 77 ettari). Secondo gli uffici cagliaritani la ditta non dispone né delle terre di proprietà della Assl né di quelle comunali visto che la convenzione siglata nel 2014 tra il Comune di Oristano e l’impresa è decaduta.

Davanti ai giudici la ditta con il proprio avvocato Piero Franceschi ha chiesto al Tribunale di annullare il provvedimento della Regione e di istruire una nuova pratica sostenendo che la convenzione col Comune è ancora valida, che la Assl ha concesso l’area su cui realizzare l’impianto e che il progetto era da subito definitivo.

Gli avvocati della Regione, del Comune (Gianna Caccavale) e del Comitato per la Salute e la qualità di vita (Andrea Pubusa) hanno rimarcato invece che la convenzione tra Comune e ditta è stata revocata, che lo schema di convenzione della Asl per la cessione delle terre non è mai stato convalidato e quindi non c’è la disponibilità dei terreni su cui realizzare eventualmente l’impianto.

Adesso l’ultima parola spetta al Tar, il verdetto nei prossimi giorni.
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