Non solo bici e monopattini. L'espansione dell'elettrico coinvolge oggi anche le moto: il rombo del motore a scoppio ha sempre il suo fascino ma oggi il mercato guarda con attenzione alla rivoluzione green. Ed ecco allora che le due ruote diventano sempre più elettriche. Nel 2018, questo segmento ha fatto registrare un incremento di vendite del 44% sul 2017 con circa 3.600 mezzi venduti, poco meno dell'8% del totale del mercato. Numeri che continuano a crescere anche nell'anno in corso, nonostante molte case siano ancora legate esclusivamente ai motori tradizionali.

Al momento, infatti, le migliori performance e i modelli più evoluti arrivano da marche poco conosciute, mentre un nome blasonato come la Harley-Davidson, dopo aver progettato e messo in produzione il suo primo modello elettrico, la LiveWire, ha stoppato la catena di montaggio anche in seguito ai risultati di mercato non proprio soddisfacenti. È vero che le emissioni zero sono importanti ma gli amanti delle mitiche Harley, evidentemente, preferiscono il classico rombo del tubo di scappamento al silenzioso motore elettrico. Peraltro pare che siano stati rilevati problemi sui sistemi di ricarica delle batterie e uno degli interrogativi con cui le case devono fare i conti riguarda proprio l'utilizzo e lo smaltimento degli accumulatori al litio utilizzati oggi dalla maggior parte dei mezzi a quattro e due ruote.

SCOOTER DA CITTÀ - A parte i motociclisti hard da Easy Rider, tuttavia, le città si riempiono sempre più di mezzi elettrici, scooter e motorini che vengono utilizzati soprattutto per le flotte dei gestori di attività di scooter sharing. Basta che abbiano una buona autonomia e una capacità di ricarica veloce per fare al caso delle società che portano avanti questo tipo di intrapresa. E fanno la fortuna, ad esempio, di case come la Piaggio che, dopo aver rivoluzionato gli anni del miracolo economico nel secolo scorso, oggi si tuffa nel mare magnum delle nuove elettriche con un modello di Vespa capace di assicurare un'autonomia di 100 chilometri e batterie al litio ricaricabili in quattro ore. Il prezzo, circa seimila euro, non è proprio economico ma gli ecoincentivi potrebbero abbattere le resistenze di chi ha bisogno di un mezzo agile per muoversi in città.

IL FUTURO - Parlando invece di supermoto, sembra che anche la Ducati si voglia buttare nella nuova avventura verde per dare vita alla prima sportiva elettrica. Si parla del 2021 come data finale del progetto che potrebbe essere accompagnato anche da uno "scooter" di grande stazza sempre alimentato dalle batterie. Più indietro invece le giapponesi, dalla Honda alla Yamaha, che però potrebbero creare una piattaforma comune per poi aggredire questa fascia di mercato.

START UP - Grande spazio all'elettrico, peraltro, è stato dato durante l'ultimo Eicma, il salone delle due ruote che si svolge ogni anno in Italia e che si è tenuto a Milano all'inizio di novembre. In questa occasione, infatti, ha debuttato la start up Wow!, fondata da Bruno Geppi e Zeno Pelizzari, che ha presentato nel capoluogo lombardo due scooter - L1e e L2e - spinti da due Power Unit elettriche in grado di erogare rispettivamente una potenza massima di 4 e 6 kW. Con un look molto moderno e accattivante, con luci 100% full-Led e batterie agli ioni di litio posizionate ai lati del sedile posteriore, le due moto sono lunghe circa due metri e garantiscono prestazioni superiori rispetto ad altri modelli elettrici già presenti sul mercato. Il Model 4 può essere condotto dai quattordicenni, mentre per il Model 6 ci vogliono 16 anni. Inoltre il primo ha un'autonomia di circa 130 chilometri, mentre il secondo di 110 e la velocità massima è rispettivamente di 45 e 85 km/h. Un'altra start up, la romana Hurba, con il suo Hurban Scooter in due versioni (City Go e Urban Ranger), mostra i prototipi con propulsori da 3 e 5 kW. Mentre la ME, sempre italiana, ha presentato la versione potenziata della prima serie prodotta, utilizzata anche a Milano dalla società di sharing GoVolt. Si chiama ME 2.5, mentre il modello di punta della gamma sarà il ME 6.0 e avrà una potenzia di 10 kW.

Anche l'asiatica Niu, ha puntato su tre nuovi scooter. Il MQiGT, evoluzione dello scooter elettrico MQi+, il NQiGTs Pro, con due ruote da 14 pollici, e il UQiGT Pro, con motore elettrico da 1.200 W. L'autonomia dei modelli arriva fino a 150 chilometri e la velocità a 70 km/h. Tutti i modelli sono costruiti in collaborazione con Bosch, Panasonic e Vodafone per produrre scooter elettrici intelligenti, pensati soprattutto per i clienti europei. Arriveranno sul mercato il prossimo anno, anche in Italia. La veneta Askoll, quotata in borsa, infine ha mostrato a Milano la nuova gamma per il 2020: le versioni Evolution dei due scooter già prodotti eS2 e eS3, tra i più venduti in Italia.

LE MOTO - Passando poi alle moto, da segnalare l'americana Zero Motorcycles, con la nuova superbike elettrica SR/F, premiata come "The best electric motorcycle" nel 2019. C'è poi la Cruiser del costruttore Usa Hadin, che ricorda un po' la Harley, e viene accreditata di una velocità massima di 130 km/h, con un'autonomia di 160 chilometri orari. L'arrivo sul mercato è previsto già a fine dell'anno in corso e a Eicma 2019 ha destato non poca curiosità.

Infine, quello che forse è stato il pezzo più pregiato del salone milanese, sul fronte delle elettriche. Il costruttore svizzero Quadro ha infatti presentato il suo eQooder, il primo e unico veicolo al mondo con quattro ruote basculanti totalmente elettrico. Viene accreditato di un'autonomia di 150 chilometri, si ricarica in meno di sei ore, e ha una potenza di 45 kW. Dotato di retromarcia e frenata rigenerativa, ha attirato l'attenzione degli appassionati, così come il fratello minore a tre ruote QVe, con 110 chilometri di autonomia e un motore da 34 kW.
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