Grande successo dei vini sardi a Roma in occasione della presentazione della guida Vitae dell'associazione italiana sommelier (AIS) e della storica guida del "Gambero Rosso" .

La guida "Vitae" è stata presentata nella splendida cornice della struttura denominata la "nuvola" realizzato dal grande architetto Fuksas. Presente anche il premier italiano Giuseppe Conte che ha visitato gli stand e si è complimentato per i traguardi raggiunti nella qualità dei vini capaci di veicolare la bellezza dei nostri territori e le nostre tradizioni nel mondo, auspicando grazie anche ai mancati dazi sugli Stati Uniti un'ulteriore crescita delle quote di mercato.

Ha colpito in particolare la varietà vini eccellenti che la Sardegna può offrire partendo dai grandi bianchi da uve Vermentino , passando attraverso i grandi vini rossi da uve Cannonau e Carignano per finire con grandi vini da meditazione come la Vernaccia, la malvasia ma anche straordinari passiti da uve cannonau e Carignano.

Tredici i vini sardi che hanno ricevuto il segno dell'eccellenza. Per le cantine Argiolas di Serdiana è arrivata una rarissima doppietta con i vini "Antonio 100 2016" e "Turriga 2015". Il segno dell'eccellenza è andato anche al Capichera 2017 e Santigaini 2015, al Barrua 2016, a Terre brune 2015, Cayenna 2015 di tenute Asinara, Festa Noria di Santadi, Forte rosso 2017 di Mesa, Hortos 2013 di Dorgali, alla Malvasia di Bosa riserva 2014 di Columbu e "Oltremare 2016" di Unmaredivino.

"L' immagine positiva dei vini sardi - dichiara il presidente regionale dell'assoenologi Mariano Murru - continua a crescere, grazie al costante miglioramento della qualità e ad una sempre maggiore attenzione alla tipicità e al legame con il territorio che rende i nostri vini unici ed evoca le straordinarie bellezze che la nostra isola può offrire".

"Il consumatore - ha commentato ancora Mariano Murru - non vuole più solo bere un buon vino ma vuole conoscere il territorio in cui il vino è prodotto ,la sua storia le sue tradizioni. La Sardegna è tra le terre più antiche del Mediterraneo ed essendo un isola ha preservato la sua grande biodiversità con un patrimonio di vitigni tra i più svariati ed interessanti, che grazie al forte impegno dei centri di ricerca, dei bravi enologi e di produttori illuminati ed appassionati ogni anno riesce a offrire un panorama di vini sempre più variegato e di altissima qualità".

La premiazione dei vini sardi del "Gambero Rosso" (L'Unione Sarda - Serreli)
La premiazione dei vini sardi del "Gambero Rosso" (L'Unione Sarda - Serreli)
La premiazione dei vini sardi del "Gambero Rosso" (L'Unione Sarda - Serreli)

Tanti i vini premiati con il massimo riconoscimento, anche dalla storica guida del "Gambero Rosso", giunta alla 33esima edizione, a partire dai classici “Turriga 2015 “di Argiolas (l'azienda più premiata di sempre con 25 tre bicchieri ricevuti), “Terre brune “ di Santadi, Capichera vendemmia tardiva’ 16 , Cannonau Dule di Gabbas, Torbato cuve’161 di Sella&Mosca, il Bovale di Audarya, il Barbera di Dolianova. Ancora, tre Vermentino di Gallura (costarenas di Masone mannu, Solianu di Andrea Ledda , Sciala dell azienda Surrau , e il Vermentino di Sardegna Stellato di Pala) . Tra le novità il Cannonau “ provois”, esemplare interpretazione del Nepente di Oliena.
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