Aggiornamenti dalla vertenza Aias.

L'azienda ha infatti annunciato, entro lunedì, il pagamento di un acconto dello stipendio di giugno (l'80 per cento) ma la novità, comunque positiva, non riduce granché il cumulo degli stipendi arretrati che continua a ballare tra le 9 e le 10 mensilità.

Anche il prosieguo della nota aziendale ("quando avremo la liquidità necessaria provvederemo a saldare gli stipendi accontati nel corso dell'anno") non sembra infondere fiducia a lavoratori da tempo stremati.

Alcuni giorni fa i sindacati della Funzione Pubblica sono tornati a minacciare lo sciopero generale in caso di mancata convocazione dalle Istituzioni regionali che per ora non sembra essere in agenda.

Il segretario generale della Uil Fpl Fulvia Murru torna a chiedere di andare oltre l'Aias: "In condizioni normali, - afferma - se un erogatore privato non rispetta i contratti e le norme va allontanato dal mercato e dal sistema pubblico. Se non vogliamo che questa vertenza si protragga all'infinito la soluzione va trovata avviando una gestione pubblico - privata del settore aprendo il mercato a nuovi soggetti che garantiscano le prestazioni impiegando il personale Aias che si è formato grazie a tanti anni di esperienza. Altrimenti - conclude Fulvia Murru - se si vuole tutelare all'inifinito una sola famiglia (quella dei Randazzo ndr) questa vertenza non avrà mai fine".
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