Non ci sta Vincenzo Cosseddu, 65 anni, sindaco di Benetutti, paese del Goceano di 1800 abitanti. Vorrebbe cambiare le concessioni termali, vecchie addirittura di 200 anni ed emanate a suo tempo dai Savoia. Le terme, conosciute dai nuragici ma valorizzate dai romani, per Benetutti rappresentano da sempre un volano importante per l'economia.

"Ci sembra che sia arrivato il momento di cambiare le cose - esordisce il primo cittadino -. Le terme per noi sono vitali, ma non è possibile che su quella di S.Saturnino sia ancora in vigore una concessione addirittura perpetua, datata due secoli. Non abbiamo nulla contro l' attuale proprietà, ma ora la Regione dovrebbe far propria la concessione ed allargarla agli altri proprietari, con un indennizzo - ribadisce Cosseddu - alla vecchia gestione. Sarebbe un atto equo e oramai doveroso, senza alcun malanimo verso chicchessia".

Vincenzo Cosseddu vorrebbe riuscire dove non sono riusciti i suoi predecessori. "La questione non è semplice - afferma il sindaco di Benetutti - e avrebbe lo stesso iter delle concessioni minerarie. Oggi, insieme agli altri colleghi amministratori dei sei centri termali sardi, ci siamo incontrati a Cagliari con il Presidente della Regione Christian Solinas e l'assessore all'Industria Anita Pili. Ho illustrato le problematiche delle terme di Benetutti e assieme agli altri amministratori abbiamo consegnato un disegno di legge sui centri termali".

"Inoltre - conclude Cosseddu - abbiamo chiesto al Presidente e all'assessore di sospendere le 24 richieste di concessioni minerarie vigenti in Sardegna. Loro hanno preso atto della situazione e manifestato impegno ad affrontare i temi proposti, tra i quali quello del teleriscaldamento, l'utilizzo delle acque termali per riscaldare edifici pubblici e abitazioni".

Si tratta quindi di progetti ambiziosi, che andrebbero a normare e valorizzare un sistema di grande prestigio come le acque calde sarde, in prospettiva turistica ed industriale.
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