La Lega propone l'introduzione dei minibot per pagare i debiti della pubblica amministrazione, ma l'idea piace solo al Carroccio e a Giorgia Meloni. Tutti la bocciano, anche il ministro dell'Economia Giovanni Tria, persino il premier Giuseppe Conte si mostra perplesso.

COSA SONO - Sono un surrogato di titolo di Stato che non viene assegnato in un'asta del Tesoro. Si tratta tuttavia di titoli infruttiferi e privi di scadenza. Nelle intenzioni dei fautori i minibot, a differenza dei titoli di Stato che sono ormai dematerializzati, sono destinati alla circolazione cartacea, dovrebbero essere simili alle normali banconote in euro. Come una moneta parallela: con valori di 5, 10, 20, 100 euro. Potrebbero essere usati da privati e imprese per una serie di pagamenti di servizi e beni legati allo Stato: per esempio le tasse o la benzina.

Un passo, secondo gli operatori di mercato, verso l'uscita del nostro Paese dall'euro. Anche perché lo stesso Borghi, che li ha teorizzati tempo fa, li vedeva proprio come uno degli step da compiere prima di uscire dalla moneta unica senza fare troppi danni.

Una mozione parlamentare (che non ha valore vincolante, è solo uno strumento di indirizzo al governo), in mezzo a molte altre voci, cita in breve i minibot come possibilità per pagare i debiti della Pa. È stata approvata in maniera bipartisan alla Camera, poi è stata ripudiata dal Pd e da +Europa (che evidentemente non avevano letto con attenzione il documento) e si è levato un coro di no da diverse istituzioni.

IL CORO DI NO - La Banca d'Italia e gli industriali li hanno bocciati, i giovani di Confindustria li hanno paragonati ai "soldi del Monopoli".

Il Presidente della Bce Mario Draghi è stato lapidario: "I minibot o sono valuta, e quindi sono illegali, oppure sono debito, e dunque lo stock del debito sale.

"Non è opportuno aumentare il debito pubblico italiano, vista la sua entità", è la stroncatura del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.

Giovanni Tria, da Fukuoka, in Giappone, dove è in corso il G20 finanziario, ha detto: "È una cosa nel loro programma, il ministero dell'Economia ha già girato il suo parere negativo. Penso che in un'interpretazione, quella del debito, sono inutili. Nell'altra (come valuta alternativa, ndr) non si possono fare", ribadendo in sostanza quanto detto da Mario Draghi.

"È un'iniziativa parlamentare che non ho ancora discusso con i promotori della Lega, ma da giurista mi sembra evidente che presenti diverse criticità", dichiara il premier Giuseppe Conte.

E poi le critiche da Pd e Forza Italia, che pure alla Camera hanno votato la mozione. "Li chiamano minibot ma sono una grande truffa. Fanno ancora debiti per pagare i debiti che hanno già fatto. Così l'Italia rischia. Rischiano le famiglie, le imprese e i giovani su cui scaricano i problemi non risolti", attacca Nicola Zingaretti. "Sarebbe utile e necessario che i vertici della Lega smentissero questa interpretazione assurda. Giocare col fuoco non serve a nessuno", afferma Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.

BORGHI - La pioggia di critiche non scalfisce Borghi, che continua a difendere la bontà dello strumento da lui teorizzato. "So bene che è vietato introdurre monete parallele, sarebbe un disastro. La mia proposta è quella di introdurre uno strumento esigibile per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Non sarebbe nuovo debito, ma cartolarizzazione di crediti esistenti. Sta nel contratto di governo, lo faremo con la legge di bilancio assieme alla flat tax".

(Unioneonline/L)
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