Andare in spiaggia in Sardegna costa in media più che in tutte le altre regioni che si affacciano sul mare.

Lo scrive un'indagine dell'Adoc sui costi degli stabilimenti balneari, che ha stimato una media di 26 euro per una giornata al mare, per il solo noleggio di un ombrellone, un lettino e una sdraio. Se si aggiungono extra come la cabina e l'uso delle docce, il costo sale a 33 euro. Costo che lievita fino a 58 euro se si sceglie di mangiare nello stabilimento.

Tra le regioni la più cara si conferma la Sardegna, con un costo medio giornaliero di 34 euro (esclusi extra e ristorazione), seguita da Liguria (33 euro) e Toscana (31 euro). Le più economiche sono Molise e Campania (21 euro).

Su base mensile, considerando i mesi di luglio e agosto, il costo medio è pari a 697 euro.

"La vacanza presso gli stabilimenti balneari continua ad essere un must per le famiglie italiane anche se i costi elevati, per quanto in linea con gli scorsi anni, costituiscono un freno all'accesso per la maggior parte dei consumatori - dichiara Roberto Tascini, presidente dell'Adoc -. Proprio a causa della ridotta disponibilità economica molti italiani vireranno sulle spiagge libere o proveranno quantomeno ad accedere alla battigia presso le strutture private".

"Ricordiamo che la normativa garantisce pienamente l'accesso libero e gratuito, ma ancora oggi i bagnanti lamentano difficoltà ad esercitare tale diritto. Inoltre c'è ancora una forte sproporzione tra spiagge private e libere, con le prime ad occupare, in base alla media nazionale, il 60% della costa disponibile contro il 40% di quelle libere. Anche per questo motivo chi vuole risparmiare incontra maggiori difficoltà nel trascorrere una giornata al mare. Crediamo sia opportuno, laddove possibile, riequilibrare tale proporzione".

(Unioneonline/D)
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