"Gli 80 euro di Renzi tecnicamente sono stati una decisione sbagliata, un provvedimento fatto male: risultano come spesa e non come prelievo. Con una riforma fiscale verranno riassorbiti". Così il ministro Giovanni Tria ha annunciato ad Agorà, su Raitre, che verrà abolito il bonus di 80 euro introdotto da Matteo Renzi nel 2014.

Tria ha anche fatto sapere che il decreto famiglia tanto agognato da Luigi Di Maio è stato rinviato perché sul provvedimento mancano le coperture.

Ha poi parlato di flat tax e della situazione in seno al governo.

"La flat tax si può fare, ma dipende da come verrà disegnata, come verrà inserita in una riforma fiscale. Servono scelte conseguenti sul lato della spesa".

E sulla stabilità del governo: "È un fattore importante per la crescita, così come lo sono la stabilità sociale e finanziaria".

Tria si dice convinto che i litigi finiranno dopo le elezioni europee, ed è ottimista sul prosieguo del 2019. "Mi aspetto nella seconda metà dell'anno una crescita più sostenuta, ma questo dipenderà da quanto sapremo ricreare un clima di fiducia tra investitori e risparmiatori".

LA REPLICA M5S - "Curioso che Tria parli di assenza di coperture per il decreto Famiglia, quando il miliardo è stato certificato anche dal presidente dell'Inps, e ammetta poi candidamente che la Flat tax così come proposta si potrebbe invece fare. Il miliardo per le famiglie lo abbiamo trovato noi, se non ha capito gli possiamo spiegare come". Piccata la risposta dei pentastellati, che aprono un altro fronte all'interno di un governo in cui ormai ognuno va per i fatti suoi. A ruota libera.

(Unioneonline/L)
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