Sono entrati in vigore come previsto gli aumenti dei dazi statunitensi sui prodotti cinesi, sospesi da gennaio per concedere ai negoziati più tempo.

A partire dalla mezzanotte di oggi (ora americana) si registrerà un aumento dal 10% al 25% dei dazi supplementari che colpiranno prodotti cinesi per un valore di circa 200 miliardi di dollari l'anno.

Praticamente la metà dell'export cinese diretto verso gli Usa.

Lo ha annunciato il presidente americano, spiegando che i colloqui non stavano procedendo abbastanza in fretta e mettendo in dubbio la buona fede dei negoziatori cinesi.

Non è mancata la reazione di Pechino, che ha promesso di imporre a sua volta sanzioni.

La Cina "non avrà altra scelta se non quella di prendere le necessarie misure di rappresaglia", ha affermato il ministero cinese del Commercio pochi minuti dopo l'entrata in vigore delle misure.

Gli incontri tra le due parti, ad ogni modo, proseguiranno. Già nella serata di giovedì il rappresentante statunitense del Commercio, Robert Lighthizer, e il segretario al Tesoro, Steven Mnuchim, si sono incontrati a Washington col vicepremier cinese Liu He per una "cena di lavoro".

(Unioneonline/D)
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