A Macomer, nei pascoli di Sa Crabarza, una località ai piedi del monte di Sant'Antonio, con i metodi tradizionali si produce il latte ovino più buono della Sardegna centrale. La bontà dei pascoli, ma anche il metodo di produzione, sono il segreto di questa performance, verso la quale il Gal Marghine indirizza tutti gli allevatori della Sardegna, attraverso il progetto Kenterbas.

"Come a Sa Crabarza - spiega il presidente del Gal Sergio Sulas - il latte di qualità si può produrre in tutta l'Isola, così anche la carne. I segnali di mercato ci dicono che questa è la direzione giusta. La qualità dei pascoli incontaminati si deve però trasferire sulla qualità dei prodotti. Con la produzione del latte, del formaggio e delle carni, si deve quindi tornare a Su Connottu".

Mangimi al bando quindi? "Certamente. Lo facevano i nostri nonni, prima ancora che si producesse il pecorino romano, dove il sapore viene nascosto dal sale. Proponiamo insieme la qualità dei prodotti e la bontà dei pascoli, che avrà una ricaduta economica importante. Dobbiamo creare la consapevolezza di metterci in una posizione diversa, con un modello di allevamento legato al passato".

Il progetto di ricerca "Kent'erbas"e ha il duplice obiettivo di individuare i marcatori di qualità di latte, formaggio e carni, presenti negli animali allevati nei pascoli naturali del Marghine, e di valutarne l'impatto sulla salute dell'uomo.
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