Un tweet di Donald Trump ha mandato a picco le Borse asiatiche ed europee.

Il presidente statunitense ha minacciato sul social network un aumento - da 10% al 25% - dei dazi americani su 200 miliardi di prodotti cinesi, a partire da venerdì prossimo.

Le trattative commerciali, ha spiegato, stanno procedendo "troppo lentamente".

"Per 10 mesi, la Cina ha pagato dazi al 25% su 50 miliardi di dollari di prodotti hi-tech e del 10% su 200 miliardi di altri prodotti", si legge nel tweet.

Ora, "il 10% salirà al 25% venerdì", ha annunciato, aggiungendo che 325 miliardi di dollari di prodotti cinesi restano non tassati "ma presto lo saranno al 25%".

"I dazi pagati agli Usa hanno un lieve impatto sui costi del prodotto", ha dichiarato ancora The Donald.

Parole che hanno avuto subito conseguenze sui mercati, prima in Asia e poi nel Vecchio Continente.

I principali indici hanno registrato, alla conclusione degli scambi, in fortissimo calo: il Composite di Shanghai è crollato del 5,58%, mentre Shenzhen del 7,38%.

Hong Kong lascia sul parterre il 2,9%.

In mattinata le piazze europee hanno apetto in negativo, un trend proseguito anche nelle ore successive.

Intorno a mezzogiorno Milano era sotto del 2,18%, Francoforte del 2,1%, mentre Parigi cede il 2,13% (Londra è chiusa per festività).

LA VISITA DEL VICEPREMIER LUI HE A WASHINGTON - Dopo il crollo delle piazze asiatiche, si era inizialmente diffusa la notizia che la Cina stesse valutando l'annullamento della visita del vice premier Liu He a Washington.

Pechino ha infatti fatto sapere che una delegazione "si sta preparando per andare negli Usa" per il nuovo round negoziale sul commercio dell’8 maggio.

(Unioneonline/F)
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