Aumenta la povertà in Sardegna (+3% nel 2017 quella relativa), dove un settimo delle famiglie sopravvive senza reddito da lavoro.

Dopo i dati Eurostat, che certificano una disoccupazione sopra il 15% (dato tra i peggiori della zona Ue), anche i numeri forniti dalla Cisl dipingono un'Isola alle prese con drammatici problemi economici.

Dalla fotografia scattata dal sindacato emerge che il 40% della popolazione nell'Isola è formata da giovani fino a 29 anni senza lavoro. E che l'importo medio delle pensioni di vecchiaia in Sardegna è di 1.090,34 euro lorde, cifra che equivale alla soglia di reddito che coincide con quella individuata per la povertà relativa di 1.085 euro per un nucleo composto da due persone.

L'ALLARME - Quanto basta per lanciare un nuovo grido d'allarme.

"Crisi economica, disoccupazione di massa, desertificazione produttiva ed industriale, pressione fiscale senza precedenti per famiglie e imprese: una situazione drammatica che annuncia stagioni ancora più

difficili per la Sardegna qualora non si corra ai ripari con interventi utili a contrastare le povertà ( + 3% nel 2017 la povertà relativa), promuovendo lavoro e occupazione", il commento di Gavino

Carta, segretario generale della Cisl sarda.

SENZA LAVORO - Ma i dati "neri" non sono finiti.

"In Sardegna - aggiunge la Cisl - sulla base di alcuni indicatori quali tasso di disoccupazione, ammortizzatori sociali straordinari e in deroga, e di una valutazione empirica, il numero di famiglie senza reddito da lavoro supera il numero di 120mila su un totale di circa 700mila famiglie".

E ancora: "La popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni né occupata né inserita in un percorso formativo o di istruzione è in Sardegna al 27,6%. I giovani che lasciano la scuola senza un adeguato

titolo di studio sono il 25,1%, in Italia il 18,1%.

GLI ANZIANI - Preoccupanti anche i dati sulla Terza Età: "La povertà relativa e assoluta - precisa la Cisl - è un fenomeno che coinvolge un numero importante di anziani. In Sardegna un indicatore che ne rileva la dimensione è il reddito previdenziale. Sulle pensioni di vecchiaia l'importo medio mensile regionale è di 1.090,34 euro (importo calcolato lordo); una soglia di reddito che coincide con quella individuata per la povertà relativa (1.085 euro per un nucleo composto da due persone)".

"La Sardegna - concluie Carta - resta tra le regioni più povere dell'Unione Europea, con un PIL al di sotto della media UE, e con una forza lavoro in costante diminuzione, soprattutto negli ultimi tre anni, con una occupazione fortemente caratterizzata da lavoro precario e stagionale".

(Unioneonline/l.f.)
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