Sugli aerei Ryanair pagano anche i neonati al di sotto dei due anni e, forse, i passeggeri non se ne rendono nemmeno conto.

Secondo Federconsumatori, infatti, il supplemento extra da 25 euro, oltre a essere "assurdo" e "ingiustificato se si considera che i bimbi devono viaggiare in braccio ai genitori con una cintura apposita fornita dal personale di bordo", è anche poco chiaro nella fase di acquisto.

"Nella fase di selezione - sostiene Federconsumatori - del numero e della tipologia dei viaggiatori (adulti, ragazzi, bambini o neonati) l'applicazione del sovrapprezzo per il bebè non viene chiaramente evidenziata: nel momento in cui si seleziona un neonato tra i passeggeri appare solo un messaggio in cui si legge che 'i bebè di età inferiore ai 2 anni devono sedere in grembo all'adulto accompagnatore', senza alcun cenno al supplemento".

"I 25 euro a tratta vengono automaticamente inclusi nel prezzo del biglietto e l'acquirente li ritrova nel conto finale solo nell'ultima fase della prenotazione. Una prassi non del tutto trasparente: un utente un po' distratto o anche poco avvezzo alle prenotazioni online potrebbe non accorgersi dell'applicazione del balzello".

"Ancora una volta - la conclusione - Ryanair, che è appena diventata la prima compagnia a non offrire la gratuità per i minori di due anni, si muove sul filo della legalità, adottando una condotta estremamente discutibile sotto il profilo della chiarezza e dell'attenzione al cliente".

LA REPLICA - La compagnia aerea, dal canto suo, interviene per spegnere le fiamme della polemica e derubrica il caso sostenendo che non ci sono né novità né rincari.

"Il costo del biglietto Ryanair applicato ai neonati, uno standard del settore, non è aumentato nel corso dell'ultimo anno", si legge in una nota.

(Unioneonline/D)
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