"Non c'è alcun rischio di patrimoniale e sono contrario concettualmente perché colpirebbe al cuore i risparmi degli italiani e avrebbe un impatto distruttivo sulla crescita. Solo parlarne crea una tale incertezza che crea un danno forte all'economia. Parlare di questo significa creare allarme".

L'annuncio arriva dal ministro dell'Economia Giovanni Tria, ospite della trasmissione di Rai 3 "In ½ ora in più".

Durante l'intervista, il titolare di via XX Settembre ha ribadito anche il suo no a manovre bis.

"Con questo Documento di Economia Finanza abbiamo voluto dare anche un messaggio di stabilità nel senso che intanto il quadro macroeconomico che abbiamo presentato è completamente condiviso con tutte le istituzioni che fanno previsioni macroeconomiche", ha dichiarato l'esponente del governo Conte.

"Il secondo messaggio è che nell'anno in corso, come ho sempre detto, non ci saranno manovre correttive, nel senso che quanto è stato deciso nella legge di bilancio e concordato con la Commissione europea verrà attuato, senza che questo comporti la violazione degli impegni presi con la Commissione europea", ha aggiunto Tria.

Infine, parlando delle previsioni di crescita del Pil italiano per quest'anno, ha affermato che gli obiettivi fissati nel Def dipendono dall'andamento che si registrerà nella seconda metà dell'anno.

"Per quest'anno stimiamo una crescita dello 0,2%, ma consideriamo che questo implica una crescita sostenuta già nel secondo semestre di quest'anno, altrimenti non si può raggiungere questo livello", ha concluso il ministro.

(Unioneonline/F)
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