Dopo due mesi di stop, imposti dalla Procura della Repubblica di Oristano, lunedì riprendono i lavori per la realizzazione del nuovo inceneritore di Tossilo.

Lo scorso mese, i giudici del Riesame del tribunale di Nuoro, per competenza, hanno deciso di liberare il cantiere dai sigilli.

Una decisione, che di fatto consente la ripresa dei lavori per la costruzione del nuovo impianto da 32 megawatt destinato allo smaltimento dei rifiuti nella Sardegna centrale, con un investimento di circa 45 milioni di euro, che ha caratterizzato il dibattito, alquanto aspro, negli ultimi sette anni, con diversi ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, che lo scorso anno aveva dato il via libera alla realizzazione dell'opera. Situazioni che, di fatto, hanno impedito per mesi l'apertura del cantiere e il proseguo dei lavori che, secondo le previsioni, dovevano essere conclusi a giugno di quest'anno.

"Questo non potrà avvenire- dice il responsabile dei lavoratori dell'inceneritore Franco Cappai, leader della Uil - ma tutto, purtroppo scivolerà al prossimo anno".

Ora c'è il problema della raccolta differenziata, che ha raggiunto percentuali altissime e che potrebbe rendere inutile il nuovo inceneritore. SI tratta di un problema che dovrà essere affrontato dalla nuova giunta regionale.
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