Claudia Bugno ha deciso di mantenere la poltrona di consigliere del ministro dell'Economia Giovanni Tria, ma ha deciso di ritirare la disponibilità all'incarico in Stm in quanto designata nel Consiglio dell'Agenzia Spaziale Italiana.

È il risultato di giorni di bufera per la 44enne romana, finita nel mirino dei 5 Stelle non solo perché nel cda di Banca Etruria e per la relativa multa comminata da Bankitalia per 121mila euro ma anche perché il figlio della seconda e attuale moglie di Tria è stato assunto di recente da una società proprio del marito della Bugno.

Tutte circostanze che, secondo i pentastellati, la rendono incompatibile al ruolo di consigliere di Tria.

Ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva chiesto al ministro un passo indietro di Bugno su Stm e di fare in modo che la consigliera non si occupasse più di partecipate: la condizione sine qua non, quest'ultima, per restare nello staff del responsabile dell'Economia.

Ora la decisione di rinunciare alla Stm, cosa che a quanto pare ancora non basta ai grillini.

"Deve lasciare lo staff di Tria - dicono fonti di governo M5S all'Adnkronos - lo influenza negativamente e non si può soprassedere a quanto accaduto: deve essere spostata in un altro ufficio".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata