Dopo due anni dalla sua costituzione l'Associazione Suinicoltori Sardi fa i primi bilanci e guarda al futuro.

Un futuro che secondo gli allevatori passa per un mercato più ampio per il loro prodotto.

"I dati - dice Carlo Orgiu della suinicola di Isili - dimostrano che ormai i casi di peste nei suini domestici è nulla, non si può dire lo stesso invece per il resto d'Europa dove la peste suina africana divampa soprattutto nei Paesi dell'est". Proprio per questo i suinicoltori nell'incontro di sabato prossimo a Tramatza si confronteranno su ciò che è stato fatto in questi due anni dalla costituzione dell'associazione e su quello che si vuole fare nel futuro prossimo.

"Si affronterà il problema dei fondi per il benessere animale - aggiunge Orgiu - che non sono stati erogati, ma soprattutto presenteremo la nostra battaglia più grande che è l'apertura del mercato per l'esportazione delle carni e dei prodotti sardi".
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