Scatta l'obbligo di accettare un impiego se il salario del lavoro proposto a chi già beneficia del reddito di cittadinanza non è al di sotto di 858 euro.

Lo prevede un emendamento approvato in Commissione lavoro al Senato, con l'inserimento di un comma 9-bis.

In particolare la proposta di modifica stabilisce che l'assegno dovrà essere superiore del 10% rispetto "alla misura massima del beneficio fruibile dal singolo individuo (comprensiva della componente ad integrazione del reddito prevista per i nuclei residenti in abitazione in locazione)".

Considerando che il reddito di cittadinanza può arrivare fino a un massimo di 780 euro, con un incremento del 10% arriverebbe fino a 858 euro. Da lì la soglia minima.

Intanto è stallo assoluto per la figura dei navigator, il tutor pensato per aiutare i beneficiari del reddito di cittadinanza e fare da collante tra domanda e offerta di lavoro.

Sembra ci siano ancora grossi problemi tecnici per far partire il progetto, che prevede 6mila professionisti assunti direttamente da Anpal Servizi Spa ed altri 4mila dalle Regioni.

A meno di due settimane dalla partenza delle domande (il 6 marzo) non c'è ancora l'accordo Stato-Regioni sul bando per i navigator, di cui non sono ancora stati decisi tempi e soprattutto modalità di selezione.

Fiducioso Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e deputato della Lega: "Il reddito di cittadinanza? Sta andando alla grande, ormai abbiamo fatto quasi tutto".

(Unioneonline/D)
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