Hanno ottenuto la riduzione del carico di lavoro e la possibilità per alcuni di loro di mettere fine al precariato. La protesta dei corrieri della società di spedizioni Bartolini davanti agli uffici di via Vivaldi a Porto Torres ha prodotto i primi risultati.

Il confronto fra sindacati – il segretario generale Cgil Massimiliano Muretti e il segretario Fiom-Cgil Gavino Doppiu - e i rappresentanti dell’azienda Bartolini del distretto Abruzzo e Sardegna e dei responsabili di filiale "è servito per ottenere una diminuzione dell’orario di lavoro che rappresentava il problema più urgente insieme alla stabilizzazione di alcuni contratti – spiega Massimiliano Muretti, segretario Cgil di Sassari – temi che affronteremo la prossima settimana con l’azienda già disponibile per una revisione della organizzazione del lavoro".

I 49 lavoratori della multinazionale, impegnati a servire gran parte della provincia di Sassari avevano bloccato le consegne, non meno di 100 al giorno con punte di 140, per scioperare di fronte la sede della filiale.

Chiedono il rispetto del contratto, imprecano contro il precariato infinito e stipendi troppo bassi, orari di lavoro non rispettati, oltre le 12 ore al giorno e straordinari non riconosciuti con carichi e pesi di lavoro contro ogni legge. Nei prossimi giorni è stato convocato un tavolo di confronto tra sindacati, cooperative e addetti, e i responsabili dell’azienda per discutere su un possibile aumento dei dipendenti in filiale e sul rapporto fra corrieri e terzi.
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