Confitarma, la principale espressione associativa dell’industria della navigazione italiana, ha espresso solidarietà al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, nel mirino delle critiche dopo aver detto, durante una visita a Cagliari, "basta al monopolio di Tirrenia".

"Non esiste alcun rischio di perdita di lavoro per i marittimi italiani - si legge in un comunicato - qualora non venga rinnovata l’attuale convenzione Tirrenia-CIN in quanto, in base alla legge vigente, gli equipaggi delle navi che operano in servizi di cabotaggio devono essere obbligatoriamente comunitari. Ancora una volta il tema della disoccupazione dei marittimi viene strumentalizzato".

"Peraltro, è vero che la Tirrenia-CIN non ha il monopolio dei collegamenti con la Sardegna dato che oltre il 60% dei traffici fa capo ad altri quattro operatori così come il vero monopolio esistente in Sardegna è quello relativo alle sovvenzioni statali a Tirrenia-CIN, unica beneficiaria dei 72 milioni di euro annui erogati dallo Stato. Per questo l’attuale convenzione è ancora più insostenibile ed irragionevole".

Proposta quindi una ricetta per garantire la continuità territoriale.

"In particolare per le grandi isole, non dovrebbe essere prevista alcuna sovvenzione per garantire la continuità territoriale. Il network di operatori privati è talmente strutturato ed organico da offrire già adeguate garanzie di collegamenti. Volendo comunque erogare delle sovvenzioni per garantire la continuità territoriale, si potrebbe ricorrere al modello spagnolo in base al quale le sovvenzioni non vengono erogate alle compagnie di navigazione ma direttamente all’utenza sotto forma di contributo: in pratica passeggeri ed autotrasportatori possono scegliere liberamente l’operatore che meglio risponde alle loro esigenze di mobilità".

"Ad esempio, si potrebbe prevedere un contributo di 100 euro a camion/semirimorchio movimentato da e per la Sardegna, ovvero circa il 30% dell’attuale nolo medio, seguendo le modalità in passato adottate con l’Ecobonus. I trasportatori potrebbero così scegliere liberamente la compagnia di navigazione ed i contributi pubblici verrebbero erogati a consuntivo solo a quelle che dimostrano che i viaggi sono stati realmente effettuati".

"Considerando gli attuali traffici, tale misura impegnerebbe circa 35 milioni di euro all’anno degli attuali 72 milioni di euro. I restanti 37 milioni di euro si potrebbero utilizzare per dare un contributo diretto ai passeggeri sardi che si muovono da e per la Sardegna, utilizzando sia la nave che l’aereo. Solo nel caso di 'fallimento del mercato', come nei collegamenti con le piccole isole nei periodi invernali, le sovvenzioni tradizionali possono essere ancora considerate il sistema più sostenibile".

"Questa - la conclusione - è la via da seguire per garantire la continuità territoriale in modo trasparente, efficiente ed efficace, senza alterare la libera concorrenza e senza creare posizioni dominanti di mercato".

(Unioneonline/D)

LE PAROLE DI TONINELLI:

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