"È particolarmente preoccupante la circostanza che la più ampia deviazione rispetto agli impegni assunti" rispetto al Patto di stabilità e crescita "si riscontri in Italia, un paese in cui il rapporto tra debito pubblico e Pil è notevolmente elevato".

Lo scrive la Banca centrale europea nel suo bollettino mensile.

Il documento indica come "necessario" il proseguimento "degli sforzi di risanamento delle finanze pubbliche nel pieno rispetto del Patto di stabilità. In particolare, nel caso dei Paesi con elevati livelli di debito, sono indispensabili ulteriori sforzi di consolidamento per imprimere all'incidenza del debito una solida dinamica discendente, poiché il forte indebitamento rende tali Stati vulnerabili a eventuali futuri episodi di flessione economica o di instabilità dei mercati finanziari".

Secondo la Bce, "desta preoccupazione il fatto che la conformità al patto è più debole nei Paesi più vulnerabili agli shock. In effetti, secondo le proiezioni della Commissione europea, la maggior parte dei Paesi che non hanno ancora conseguito posizioni di bilancio solide è venuta meno agli impegni assunti nell'ambito del Psc nel 2018 ed è a rischio di mancata conformità anche per il 2019".

L'istituto con sede a Francoforte conferma comunque che il calo del rapporto tra debito e Pil per l'aggregato dell'area dell'euro dovrebbe proseguire, diminuendo dall'86,8% del 2017 al 79% nel 2021.

Rispetto all'esercizio dello scorso settembre, il calo del rapporto tra debito e Pil per l'aggregato dell'area dell'euro dovrebbe essere lievemente più contenuto a causa del più debole andamento dell'avanzo primario", aggiunge Eurotower.

"Il più elevato disavanzo è in parte il risultato di un notevole peggioramento del saldo di bilancio previsto in Italia, in seguito all'espansione fiscale inserita nei documenti programmatici di bilancio che violerebbe gli impegni presi nell'ambito del Patto", conclude la Banca centrale.

(Unioneonline/F)
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