Santo Stefano, tempo di avanzi: 9 italiani su 10 mettono in tavola quelli del 24 e del 25
Solo nel 7% delle famiglie non avanza nulla e nessuno dichiara di buttare gli avanzi nel bidoneNove italiani su dieci, da Santo Stefano in poi, trovano a tavola gli avanzi di cenoni e pranzi di Natale.
È quanto emerge da un'indagine Coldiretti/Ixe': solo nel 7% delle famiglie, si legge nel report, non avanza niente mentre il 2% dona in beneficenza e nessuno dichiara di buttare gli avanzi nel bidone.
Segno di una crescente sensibilità verso la riduzione degli sprechi: secondo la Coldiretti ammonta ad almeno "mezzo miliardo il valore di cibi e bevande preparati e non consumati sulle tavole degli Italiani a Natale. Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono una ottima soluzione per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare - sottolinea la Coldiretti - un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille".
"Recuperare il cibo è una scelta che - continua la Coldiretti - fa bene all'economia e all'ambiente anche con una minore produzione di rifiuti".
Per il tradizionale appuntamento del Natale con la tavola sono stati spesi - conclude la Coldiretti - 2,4 miliardi di euro, il 4% in meno rispetto allo scorso anno.
(Unioneonline/D)