Il titolo Mediaset perde sempre più peso in Borsa e dal prossimo 27 dicembre non farà più parte del Ftse Mib, l'indice che raggruppa le prime 40 società quotate a Piazza Affari.

Il pessimo risultato arriva al termine di un anno nero per il Biscione, le cui azioni in un anno hanno bruciato quasi il 20% del valore. Il gruppo, che nel 2016 capitalizzava 4 miliardi e 670 milioni, oggi non supera i tre miliardi.

Numeri impietosi, che sarebbero dovuti non solo ai conti (nei primi nove mesi del 2018 il gruppo ha visto calare gli utili di oltre il 21%) e alle liti giudiziarie con Vivendi, che certo non rassicurano gli investitori. Ma è la stessa strategia del Biscione che delude i mercati: cedere gli asset tecnologici sul fronte della pay tv e tornare a puntare sulla vecchia tv generalista dai più non è percepita come una mossa vincente.

Infatti, parlando di numeri del mercato pubblicitario, il gruppo Ipg Mediabrands vede quello italiano chiudere l'anno con un +3,4%, tutto merito dei media digitali, su cui la pubblicità è in crescita del 12%. Quanto ai media tradizionali, si registra una flessione dell'1%.

Per questo la strategia dei Berlusconi non viene percepita come vincente dagli investitori. E anche le previsioni di Mediabrands parlano di un ulteriore calo della pubblicità sui media tradizionali.

(Unioneonline/L)
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