Continua il trend positivo del mercato immobiliare a Cagliari, ma pesa la componente creditizia.

Sono i dati contenuti nel dossier del terzo Osservatorio Immobiliare 2018 di Nomisma.

"La seconda parte dell'anno - si legge nel rapporto - ha confermato le tendenze rilevate nei primi mesi del 2018. Continua il trend positivo delle compravendite, in tendenziale aumento, e la domanda, percepita in crescita, è per lo più orientata al segmento della locazione, complice la necessità di ricorrere ad un finanziamento per concludere l’acquisto, che comprova il peso della componente creditizia".

Per quanto riguarda il mercato residenziale, l'offerta d’immobili risulta stabile sia per il comparto della compravendita, sia per quello della locazione e non si riscontrano particolari differenze tra le varie zone della città.

Allo stesso tempo, precisa l'analisi, "se da un lato si riscontra una domanda dinamica e un’attività transattiva in crescita, dall'altro i prezzi e i canoni faticano ad invertire la rotta, registrando variazioni ancora negative (-2,3% la variazione su base annua per il nuovo, -1,5% per gli immobili usati) con una minor consistenza nel segmento locativo (-1% la variazione annua)".

Per quanto riguarda il comparto non residenziale, il contesto economico non agevola la ripresa del settore. Le compravendite, nel complesso, rimangono stabili rispetto agli ultimi anni. La domanda è in continua flessione, mentre l'offerta tende ad accumularsi evidenziando una difficoltà oramai strutturale di assorbimento dello stock esistente, con contestuale incremento della quota di invenduto.

"L’intonazione economica negativa - scrive Nomisma - emerge anche dall’andamento dei valori immobiliari. In tutti i comparti le quotazioni registrano ulteriori contrazioni, soprattutto nel mercato della compravendita (-2,2 % la variazione annuale dei prezzi per uffici e -2,4% per i negozi). Anche i canoni osservano tendenze negative, più marcate nel comparto commerciale (-1,8% rispetto all’anno precedente)".

"Dal punto di vista previsionale - conclude l'analisi - la situazione del mercato residenziale continua ad essere nel complesso ancora piuttosto instabile. Se per quanto riguarda gli scambi ci si attende, infatti, un incremento del numero di contratti, i valori non sembrano ancora aver raggiunto il punto di minimo e si ipotizza pertanto un’ulteriore, seppur lieve, flessione dei valori".

(Unioneonline/D)
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