La crescita dello spread che si è registrata a Piazza Affari nelle ultime settimane - anche in seguito al braccio di ferro tra Roma e Bruxelles a proposito della manovra italiana -, con il differenziale tra Btp e Bund ormai stabilmente sopra quota 300, ha portato con sé un incremento dei tassi dei mutui e dei prestiti alle aziende.

Lo afferma l'Abi, che a proposito dei dati relativi a ottobre di quest'anno ha parlato di un aumento "non ancora molto accentuato" degli interessi sulle nuove operazioni di finanziamento.

Un trend che l'Associazione bancaria italiana ha attribuito all'aumento dello "spread nei rendimenti dei titoli sovrani".

Il tasso medio sulle nuove operazioni per l'acquisto di case è risultato pari a 1,87% (1,80% a settembre 2018) mentre quello sui nuovi finanziamenti alle imprese è risultato pari a 1,60% (era l'1,45% il mese precedente).

Di contro, è in crescita anche "il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni è risultato in sensibile aumento nel corso degli ultimi mesi, risentendo dell'aumento dello spread nei rendimenti dei titoli sovrani". A settembre di quest'anno si è registrato "un valore pari a 1,71% rispetto al valore minimo di 0,56% registrato a maggio 2018".

(Unioneonline/F)
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